Da Garzeno al Passo San Iorio
Accesso: Colico-->Dongo-->Garzeno-->Santuario Quanx
Dislivello: 1100
Tempo: 6 ore
Partenza :: Santuario Quanx (800m)
Arrivo :: Passo San Iorio (1960 m)
Il caso ci porta oggi sul passo san Iorio, meta spesso menzionata ma mai fino a oggi raggiunta. La domenica è di sole, il lago è da lasciarsi alle spalle, con l'invasione di turisti domenicali e il sapore di Rimini congestionata.
La fila di macchine è inequivocabile, meglio fuggire sui monti, lontano da rumori permanenti. La destinazione iniziale è il bacino del Truzzo, lago artificiale all'imbocco dello Spluga. Nonostante le buone intenzioni, dopo un'ora di auto siamo appena a Samolaco, fermi in galleria.
Ci deve essere un incidente, il retromarcia è giocoforza obbligato. Quale meta? Decidiamo per San Iorio e saliamo fino a Germasino e Garzeno, dimenticati dalle rotte domenicali.
Appena dopo il santuario di Quanx, allietato dalla messa per la festa degli alpini, lasciamo la macchina e io, un po' controvoglia, muovo i primi passi sull'asfalto. La convinzione è poca, mi aspetto che piova da un momento all'altro. Ben presto la strada carrozzabile si trasforma, l'asfalto lascia spazio a una strada sterrata che prosegue lunga e monotona fino ad incontrare alcune baite. E' l'ingresso dell'alta valle, la noia lascia il posto alla fatica della salita.
I tornanti si seguono senza soluzione di continuità, l'occhio non si abitua alla ripetizione e vaga verso lidi più lontani. Un po' di sconforto assale ma guardando i bordi della strada si incontrano decine di fragole di bosco, zuccherine e dolcissime.
E allora è sosta continua, gara a chi trova la pianta più carica.