Da Dongo il giro delle chiese di San Bartolomeo, San Gottardo, Santa Eufemia

Accesso: Colico-->Dongo
Dislivello: 1000
Tempo: 5 ore

Partenza :: Piazza di Dongo (200 m)
Arrivo :: Chiesa di San Bernardo (1100 m)

 

San bartolomeoDue sono gli inconvenienti per chi cammina in montagna: perdere il sentiero e incontrare la pioggia. In questo lunedì di metà estate ci toccano entrambi.

Partiamo prima di mezzogiorno da Dongo, poco oltre l'acciaieria. In pochi minuti raggiungiamo la chiesetta di San Bartolomeo, attraverso una mulattiera mal tenuta e piena di rovi.

La vista è da cartolina, si vede l'Adda che diventa lago e il pian di Spagna in tutta la sua ampiezza. Seguiamo poi per il sentiero, insieme a dei tedeschi che presto seminiamo nel bosco.

Vista del LegnoncinoLa mulattiera si allarga e si stringe sino a diventare sentiero, costeggia alcune case e un torrentello, fino ad arrivare a Piazzetta.

Qui iniziano i guai: il sentiero è ormai solo una traccia su per le collina piena di felci. Alcune capre fanno capolino tra i cespugli: noi proseguiamo, poi indietreggiamo, poi continuiamo nella speranza di non dover tornare indietro. Il terreno infatti è alquanto pendente e scivolosissimo.
Insomma, dopo venti minuti siamo nel mezzo della boscaglia: erba alta, insetti, rovi e le case che si allontanano da noi. Mi faccio coraggio e seguo i due uomini fino ad arrivare a un baratro: non si va avanti ne è indietro: sotto di noi, la beffa!!, un'ampia strada bianca, quella che abbiamo smarrito! San Bernardo

Marco va in avanscoperta, io dondolo Diego nel suo caddy: almeno lui ride e si diverte! Seguiamo su per la montagna fino ad arrivare ad alcune case sparse: ma niente da fare: il sentiero non le raggiunge, è mangiato dal bosco.

Seguiamo su un terreno franoso fino all'arrivo del temporale che ci sorprende in prossimità di una profumata porcilaia.
L'umore è nero,il cielo ancora di più, ma in mezz'ora siamo di nuovo in marcia e su per i pascoli e i prati fino a incrociare la via dei monti lariani. In men che non si dica siamo in cima, davanti alla chiesa di San Bernardo e a un panorama mozzafiato.

Santa EufemiaPiona, Colico e giù fino a Bellagio, dopo la pioggia tutto è uno splendore. Dopo un pranzo ristoratore lasciamo alle spalle la chiesa e scendiamo per la dorsale del lago: ci voltiamo a salutare la chiesetta e da lontano la vediamo bellissima con la sua cupola rossa. Siamo ogni volta sorpresi dalla varietà del panorama e dagli scorci del lago di Como: guardandoci attorno la discesa si fa più veloce e meno noiosa. Da sentiero nel bosco, in prossimità dell'agriturismo la via diventa strada carrozzabile e con ampi tornanti arriva fino in prossimità di Cremia. Preferiamo rimanere in quota e non scendere fino al lago e raggiungiamo attraverso una ripida salita la chiesa di Sant'Eufemia, situata proprio sulla dorsale del monte che separa Dongo dal basso lago. Dalla chiesetta una mulattiera scende nel bosco fin sopra alla vecchia strada ora abbandonata che corre parallela alla nuova galleria.



 

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