Da Cino a Pra de l'O passando da Piazza e seguendo la strada alta della Costiera dei Cech
Accesso: Colico-->Mantello-->Cino
Dislivello: 700 m
Tempo: 6 ore
Partenza :: Cino (500 m)
Arrivo :: Prati de l'O (1200 m)
Una delle peggiori passeggiate degli ultimi anni. Abbiamo camminato per ore senza una meta, sotto il sole cocente, su una strada piena di saliscendi.
La descrizione dell'escursione potrebbe cominciare e terminare così, ma vediamo i dettagli e cerchiamo i lati positivi. Domenica mattina, folla di bagnanti sul lago, tre quarti d'ora per comprare pane e affettato.
Scappiamo per rifugiarci all'imbocco della Valtellina, superiamo Dubino e arriviamo fino alla chiesa di Cino.
Lasciamo l'auto e imbocchiamo a piedi la strada alta della costiera dei Cech che tante volte abbiamo visto dall'altro versante e che sempre ci ha incuriosito.
La strada non è collaudata e occorre un bollino per percorrerla, ma a piedi non è richiesto. Ampi tornanti ci portano nel mezzo del bosco, non si sale quasi per alcuni chilometri, la strada è praticamente in piano.
Ci guardiamo attorno e vediamo un trionfo di mazze di tamburo: sono veri e propri ombrelli, grandi e piatte. Quelle chiuse sembrano palline da golf o fiori strani, belli a vedersi; nel sottobosco ci sono anche i funghi di "Biancaneve", quelli rossi, le amanite muscarie, tanto graziosi quanto velenosi. Troviamo anche un'infinità di more e di castagni secolari. Solo in alcuni tratti il bosco è ben tenuto, la maggior parte è selva selvaggia.
A un tratto ci troviamo sul versante che dà sulla val Chiavenna e sul lago, ma è solo un attimo, poi si rientra tra il fitto degli alberi. Si arriva infine a Piazza, un alpeggio ameno con tanto di fontana. Ci fermiamo a parlare con una signora simpatica mentre Diego percorre felice il perimetro di un prato verde. Poi avanti per la strada carrozzabile che porta fino a Mello. Dopo qualche chilometro e la vista sulla Valtellina decidiamo di tornare indietro e fare incetta di funghi che gusteremo fritti in padella.