Da Riva del Garda a Pregasina per la vecchia carrozzabile della Val di Ledro
Accesso: Riva del Garda
Dislivello: 450 m
Tempo: 2,5 ore
Partenza :: Riva del Garda (75 m)
Arrivo :: Pregasina (530 m)
Cambiamo lago per qualche giorno e una paesino arroccato a metà costa è la nostra meta odierna. Unica indicazione: attenti ai ciclisti che scendono come schegge impazzite sbucando improvvisamente ad ogni curva.
La vecchia strada che portava da Riva a Pregasina è sospesa sul lago: mentre la si percorre ci si chiede come facevano le auto e i pullman a transitare in così poco spazio e sull'orlo di orridi e precipizi mozzafiato.
La pendenza è buona e in pochi minuti, lasciata la centrale idroelettrica con la sua veste anni '20 alle spalle, si raggiungono i primi belvederi incastonati tra rocce calcaree.
L'asfalto è stato tirato via ha lasciato spazio a sassi e sabbia, forse è stato fatto apposta per rallentare la “caduta” libera dei ciclisti che percorrono in senso inverso il nostro percorso.
L'Ora che soffia e l'ombra delle pareti rendono la passeggiata più fresca e piacevole; attraversiamo qualche galleria ormai popolata da eserciti di ragni e ci fermiamo a godere della vista dell'alto lago ormai rosso di vele di surf che lo occupano interamente.
Arriviamo al bivio con il sentiero che conduce alla val di Ledro e proseguiamo verso la nostra meta. Ancora tre chilometri e la strada, che diventa asfaltata, si fa più ripida in dirittura del paese che però non raggiungiamo in quanto il cucciolo fa le bizze.